Siamo lieti di condividere un importante successo legale: il Tribunale di Siena ha emesso decreto ingiuntivo provvisoriamente esecutivo a favore della nostra assistita, per un importo pari a € 35.568,04, oltre interessi e spese.

Cosa rende questo risultato degno di nota?

Il decreto è stato emesso sulla base di una sentenza di mero accertamento, divenuta definitiva, che ha riconosciuto somme indebitamente addebitate da un istituto bancario sul conto corrente della nostra cliente.

 In mancanza di una condanna espressa al pagamento, l’unica via per ottenere un titolo esecutivo era ricorrere a decreto ingiuntivo: un percorso legittimo e fondato su solida giurisprudenza (confermata, tra l’altro, dalla Cassazione con l’estinzione del relativo ricorso).

Il Giudice ha riconosciuto:

La certezza, liquidità ed esigibilità del credito,

La validità della prova scritta,

I presupposti per la provvisoria esecutorietà.

Una vittoria che riafferma l’importanza della strategia legale post-sentenza di accertamento, per trasformare un diritto riconosciuto in una concreta possibilità di recupero.

“La sentenza che accerta un credito, se priva di condanna, non è titolo esecutivo. Ma può esserlo tramite decreto ingiuntivo, fondato proprio su quella sentenza.”

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